Mistico tedesco. Entrato nell'ordine
domenicano a Strasburgo,
T. completò la propria formazione a
Colonia, venendo in contatto con Eckhart di Hochheim che fu suo maestro e guida
nell'assimilazione della mistica di derivazione platonica. Dopo un soggiorno
nella città natale, si recò a Basilea (1339-43) dove, con Enrico
di Nördlingen, animò la comunità degli Amici di Dio, i cui
fermenti presto si propagarono nella regione renana. Concentrò la propria
attività pastorale tra Strasburgo e Colonia, rinnovando i germi del
misticismo locale. La dottrina di
T. raccolse gli spunti neoplatonici e
agostiniani, indirizzandosi al raggiungimento dell'unione con Dio tramite il
superamento, a opera della grazia, di ogni limite materiale per ritrovare nel
fondo dell'animo umano il brillare dell'immagine divina in cui l'uomo,
perdendosi, rigenera se stesso. Proprio per tali concezioni intimistiche e per
la ripresa di alcuni suoi concetti da parte di Lutero,
T. venne spesso
accusato di essere un precursore della Riforma protestante, anche se la critica
dimostrò lo sforzo del pensatore nell'evitare tesi panteistiche che lo
allontanassero dall'ortodossia cattolica. Dell'insegnamento di
T. restano
alcune lettere e i sermoni (
Die Predigten), mentre gli
Exercitia super
vitam et passionem Christi, le
Divinae institutiones (poste
all'Indice) e
Das Buch der geistlichen Armut sono giudicati apocrifi
(Strasburgo 1300 circa - 1361).